PIGNATARO MAGGIORE – Forse pochi ci avrebbero scommesso, nel complicato scenario locale e provinciale, ma la lunga marcia dell’ex assessora alla cultura, Rossella Del Vecchio, ha provocato un fatto politico di rilievo e probabilmente foriero di ulteriori sviluppi: è lei, infatti, il capogruppo della nuova formazione che si è creata in Consiglio comunale, “Progetto Pignataro 2021”, di cui fa parte unitamente a tutti gli altri esponenti della minoranza, Maria Bonacci, Giuseppe De Lucia e Piergiorgio Mazzuoccolo (eletti con la lista “Noi con il Cuore”) e Gaetano Fucile (unico eletto della lista “L’Altra Pignataro”). Rossella Del Vecchio, come è noto, era stata eletta nella lista di maggioranza “Ricoloriamo Pignataro”, guidata dal traballante sindaco Giorgio Magliocca, gruppo consiliare di cui ha fatto parte fino alla clamorosa rottura per il “caso Lubrano-Felicità”.
I nostri pochi ma affezionati lettori conoscono in tutti i particolari la gravissima vicenda: il sindaco aveva incredibilmente firmato in data 4 luglio 2019 un accordo di partenariato per
Dopo uno scontro del genere, poteva succedere che Rossella Del Vecchio fosse ridotta all’isolamento nel mondo politico locale. Così non è stato. Anzi l’ex assessora alla cultura è stata addirittura nominata capogruppo della nuova formazione il cui nome, “Progetto Pignataro 2021”, fa un chiaro riferimento alle prossime elezioni amministrative. Seguiremo gli sviluppi del nuovo fatto politico, la cui rilevanza va anche oltre i confini pignataresi perché mette in ulteriore difficoltà Giorgio Magliocca, che è pure coordinatore provinciale di Forza Italia (partito che ha portato alla sfascio in Terra di Lavoro) e presidente della Provincia, nella cui qualità fa parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza con il prefetto, il questore e i comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza. In tale organismo, immaginiamo il pregnante contributo di Giorgio Magliocca nella lotta alla camorra, in particolare contro la potente e sanguinaria cosca “Lubrano-Ligato” di Pignataro Maggiore, famigerato paese tristemente conosciuto quale “Svizzera dei clan”.
Rosa Parchi