PIGNATARO MAGGIORE – È finita come doveva finire, purtroppo: numeri alla mano Pignataro Maggiore è diventata la capitale del Covid-19 nell’Agro caleno, dopo che la propaganda parolaia del sindaco aveva fatto credere di aver brevettato un “modello” per tenere il virus lontano dal paese. Addirittura, il 9 aprile 2020 il feld-maresciallo Giorgio Magliocca aveva potuto lanciare il suo proclama dal teleschermo, intervistato dal telegiornale Rai della Campania come se si trattasse del più grande statista di tutti i tempi. Su Facebook il sindaco (che è pure presidente della Provincia e commissario provinciale di Forza Italia, partito che ha portato allo sfascio) così aveva annunciato l’evento: “LA RAI A PIGNATARO PER PARLARE DEL NOSTRO MODELLO CHE FINO AD OGGI CI HA VISTI
I numeri sono impietosi: alla data del 9 settembre 2020, a Pignataro Maggiore i positivi al Covid sono 9. Per quanto riguarda i Comuni vicini (dove non c’è alla guida dell’Amministrazione comunale un genio della politica della portata di Giorgio Magliocca) la situazione invece è la seguente: Sparanise 4 positivi, Calvi Risorta e Grazzanise 3, Francolise e Giano Vetusto 2, Pastorano 1, Bellona, Camigliano, Santa Maria La Fossa, Rocchetta e Croce e Vitulazio zero. La situazione sta diventando molto preoccupante a Pignataro Maggiore, ma siamo convinti che le cose potrebbero migliorare immediatamente se Giorgio Magliocca si dimettesse dalla carica di sindaco, messo alle strette per il “caso Lubrano-Felicità” di cui i nostri pochi ma affezionati lettori sono molto bene informati. La pandemia che da troppo tempo sta attanagliando la sfortunata Pignataro Maggiore è il magliocchismo.
Rosa Parchi