PIGNATARO MAGGIORE – I “carlisti” non sono più semplici spettatori, per quanto interessati, partecipi e tifosi, dello scenario politico locale a Pignataro Maggiore: con le elezioni regionali di settembre 2020 hanno deciso, infatti, di scendere in campo e naturalmente saranno impegnati contro il sindaco Giorgio Magliocca, del quale sono stati per molti anni sostenitori. I “carlisti” voteranno e faranno votare per Antonello Bonacci (esponente politico della vicina Calvi Risorta), candidato nella lista “Centro Democratico – De Luca Presidente”. Giorgio Magliocca, traballante commissario provinciale di Forza Italia, in grande difficoltà per il “caso Lubrano-Felicità” (di cui i nostri pochi ma affezionati lettori sono bene informati), avrà quindi un problema in più nella sua affannosa campagna per portare voti al suo capo Massimo Grimaldi, consigliere regionale uscente. La “guerra dei carlisti” – come è stata ribattezzata nell’opinione pubblica pignatarese – avrà subito modo di misurare il proprio volume di fuoco e in quello che è l’insediamento naturale politico-elettorale di Giorgio Magliocca: Pignataro Maggiore e l’Agro caleno.
Ora a Pignataro Maggiore ci si chiede perché i “carlisti” abbiano deciso di votare per Antonello Bonacci, una volta fatta la mossa strategica di dichiarare guerra a Giorgio Magliocca. Si tratta di una scelta – come si apprende da fonte solitamente attendibile – maturata per il semplice fatto che Carlo Del Vecchio e i suoi nutrono stima nei confronti del candidato di “Centro Democratico – De Luca Presidente”. Inoltre, è una scelta autonoma: la decisione dei “carlisti”, anche se convergente sullo stesso candidato, non è stata concordata in alcun modo con il presidente del Consiglio comunale di Pignataro Maggiore, Cesare Cuccaro, che è ugualmente impegnato a fianco di Antonello Bonacci (parente della moglie dello stesso Cuccaro).
Rosa Parchi