PIGNATARO MAGGIORE – Potrebbe essere la vigilia di altri provvedimenti giudiziari a
I nostri pochi ma affezionati (e attenti) lettori noteranno che la Stazione carabinieri aveva chiesto l’autorizzazione alla consultazione online dell’archivio anagrafico del Comune “per gli adempimenti normativi e le finalità istituzionali” – come si legge nella deliberazione di Giunta – con una nota protocollata con il numero 6953, l’11 settembre 2019. In una data, cioè, che aveva preceduto di ben cinque mesi la firma della convenzione Comune-carabinieri e la deliberazione di Giunta. Proveranno un po’ di invidia i nostri lettori al pensiero che gli inquilini di Palazzo Scorpio (sede dell’Amministrazione comunale) avevano saputo oltre cinque mesi prima di loro della interessante consultazione online dell’archivio anagrafico del Comune da parte dell’Arma dei carabinieri. L’attesa, tuttavia, adesso è uguale per tutti: semplici cittadini (dal 28 febbraio 2020) e inquilini di Palazzo Scorpio (dall’11 settembre 2019) aspettano di sapere su che cosa i carabinieri stanno eventualmente indagando nella “Svizzera dei clan”.
La foto che pubblichiamo è stata scattata dal giornalista Enzo Palmesano.
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Rosa Parchi