Parole molto chiare e determinate alle quali ha fatto seguito una serie di significative azioni di lotta. Dopo il corteo per le strade di Calvi Risorta, anche con cesti di “frutta e verdura avvelenati dall’incendio dell’Ilside di Bellona”, i manifestanti si sono riversati sulla statale Casilina – che è rimasta bloccata a lungo – e hanno dato vita a un altamente simbolico “assalto al castello aragonese” dove hanno appeso uno striscione con su scritto “Hic sunt caleni”. Nel frattempo i partecipanti al corteo – anche disabili e bambini, questi ultimi molto serenamente interessati allo spettacolo di bolle di sapone – hanno organizzato un buffet per fare colazione e dato vita a balli popolari con le tammorre di un’improvvisata orchestrina. Quindi giungeva la notizia – salutata con un lungo applauso e cori di consenso da parte degli ambientalisti che stazionavano davanti al castello aragonese – che un altro gruppo di militanti spuntato non si sa da dove aveva bloccato l’autostrada Napoli-Roma in entrambi i sensi di marcia per richiamare anche al di là dei confini dell’Agro caleno l’attenzione dell’opinione pubblica sul disastro ambientale esistente nella zona. Una giornata di mobilitazione molto determinata ma pure festosa e senza mai creare momenti di tensione. Nessun intervento delle forze dell’ordine (poliziotti e carabinieri) giunti sul posto in maniera inutilmente massiccia, nonostante il carattere assolutamente pacifico della manifestazione; forse qualcuno ha assurdamente creduto all’allarme lanciato da soggetti intenzionati a criminalizzare la protesta contro il disastro ambientale.
In occasione della mobilitazione ambientalista è stata notata la presenza del giornalista e scrittore Salvatore Minieri (“Criminàl” è il titolo del suo nuovo libro, Edizioni Italia); nel 2015 un suo reportage ha fatto scoprire a Calvi Risorta la più grande discarica tossica d’Europa, appunto quella in area ex-Pozzi evocata dai manifestanti. Durissima la presa di posizione di Salvatore Minieri nei confronti di chi non ha sentito il dovere morale e civile, oltre che politico e sociale, di partecipazione alla manifestazione. “ERAVATE IN PIAZZA A PRENDERE IL CAFFÈ COL CAMORRISTA O DAL POLITICO COLLUSO A CHIEDERE IL POSTO PER QUALCHE VOSTRO FIGLIOLO BEN AMMAESTRATO? – così si legge in una nota sulla pagina Facebook del giornalista-scrittore -. Mentre mezzo Agro Caleno rimaneva a casa a dormire, i Movimenti e i Centri sociali di mezza Campania ci hanno salvato il culo (e la faccia che noi non abbiamo più) per l’ennesima volta. Da Napoli, Pomigliano, Bellona, Caserta, Pignataro Maggiore (Tempo Rosso e nessuno più), loro hanno protestato per tutelare anche i vostri figli dai tumori. Voi, sacchi pieni solo di boriosa ignoranza provinciale, siete sempre assenti, quando si tratta di prendere posizione e metterci la faccia”.
Le foto a corredo di questo articolo sono state scattate dal giornalista Enzo Palmesano.
Rosa Parchi