PIGNATARO MAGGIORE – Il dottor Francesco Passaro, già amministratore unico e attuale liquidatore della municipalizzata per la raccolta dei rifiuti “Pignataro patrimonio srl”, negli anni precedenti aveva tra l’altro accettato la carica di liquidatore in una società colpita da interdittiva antimafia per rapporti con il “clan dei casalesi”, il carrozzone “Matese ambiente srl”. Una notizia che significa altra benzina sul fuoco delle polemiche, in vista del Consiglio comunale “aperto” convocato per giovedì 20 marzo 2014 per discutere della stangata della Tares.
Naturalmente, la “Matese ambiente srl” presentò ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Campania di Napoli contro l’interdittiva antimafia, ma con sentenza depositata il 6 luglio 2009 i giudici del Tar respinsero il ricorso dando ragione alla Prefettura di Caserta che aveva emesso il provvedimento sulla base delle indagini del Comando provinciale dei carabinieri.
Pubblichiamo in coda a questo articolo la citata sentenza del Tar. Pubblichiamo, inoltre, una visura storica della “Matese ambiente srl in liquidazione” affinché i nostri pochi ma affezionati lettori possano comprendere le complete generalità di soggetti legati al suddetto carrozzone dei cui cognomi nella sentenza del Tar è riportata solo la lettera iniziale, personaggi ben noti alle cronache giudiziarie, politiche e affaristiche della provincia di Caserta.
Per ora è tutto, cari lettori. Ci vediamo al Consiglio comunale “aperto”: siamo curiosi di sapere se il sindaco Raimondo Cuccaro finalmente tirerà fuori il coraggio per radere al suolo il carrozzone mangiasoldi “Pignataro patrimonio srl”.
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Rosa Parchi