PASTORANO – Il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Salerno, Dolores Zarone, ha rinviato a giudizio tutti gli imputati – che non avevano patteggiato la pena – nell’ambito del procedimento che riguarda il crac del gruppo Cavamarket/Hdc. Finiscono sotto processo diciotto persone, tra le quali Castrese Catone – figlio dell’imprenditore Carlo Catone ed ex direttore commerciale del gruppo imprenditoriale che porta il suo nome –, l’ex presidente della squadra di basket Juve Caserta, Rosario Caputo, e Francesco Fusco – residente nel comune di Pastorano. Ieri mattina (9 maggio) il Gup, infatti, dopo essersi riservato di decidere a seguito della discussione delle difese avvenuta il 27 aprile scorso, ha deciso di rinviare a giudizio (oltre ai tre imputati già citati): Salvatore D’Andrea, Marcello D’Andrea, Massimo D’Andrea, Giovanni D’Andrea, Vincenzo D’Andrea, Giuseppe Esposito, Raffaele Capasso, Giovanfrancesco Capasso, Maria Immacolata Apicella, Lucio Stabile, Luigi Lamberti, Raffaele Giglio, Domenico Rapisarda e Antonio Della Monica (la posizione di quest’ultimo era stata stralciata a causa di un difetto di notifica).
Gli imputati sono accusati a vario titolo di bancarotta fraudolenta (articolo 216 comma 1.1 e 1.2, e comma 2, diritto penale fallimentare Regio Decreto 16 marzo 1942 n. 267) e ricorso abusivo al credito (articolo 218 comma 1 e 2), reati aggravati dalle circostanze previste dai comma 1 e 2.1 dall’articolo 219, dall’articolo 223, dall’articolo 81 cpv (concorso formale e reato continuato), dall’articolo 110 c.p. (concorso di più persone) e dall’articolo 99 c.p. (recidiva).