CAPUA – La città di Capua ha ospitato il presidente della Repubblica Napolitano per l’inaugurazione della riapertura del Museo Campano. L’ennesima passerella istituzionale priva di qualsiasi contenuto e dal carattere puramente demagogico. Una Capua tirata a lucido per l’evento, teatro di una scena surreale, con strade completamente ripulite dai cumuli di spazzatura che per mesi avevano fatto da cornice al paesaggio. Una Capua blindata. Una Capua che, nonostante ogni tentativo repressivo, CONTESTA!
Centri sociali, associazioni, studenti e comitati ambientali hanno accolto la
Senza alcuna distinzione di sorta, sia a livello locale che nazionale, le istituzioni si presentano distanti dal Paese reale; lo stesso Napolitano si è fatto mezzo propulsore di quello che possiamo considerare a tutti gli effetti il governo delle banche, scaraventando tutta la penisola nella morsa delle politiche di austerity, lasciandola nelle mani di chi decide di “optare” per una riforma del lavoro atta a smantellare l’art.18,ovvero l’ultima pallida forma di diritto del lavoratore.
Lo stato crescente di disagio ha innescato il dilagare di una presa di coscienza collettiva, ed ha promosso la solidarietà di molti dei presenti a Capua nella giornata di ieri, i quali hanno spontaneamente iniziato ad intonare gli slogan dei contestatori, conferendo maggior forza alle loro parole perchè frutto di un’espressione popolare ancor più ampia. Ovviamente non è tardato l’esilarante tentativo di uno sparuto gruppo di tesserati PDL, che sentendo il fastidio di una contestazione cittadina che parlava di un NO assoluto al gassificatore sponsorizzato dal loro partito, hanno messo in scena una misera provocazione, immediatamente spenta dal consenso che decine di passanti hanno espresso alla manifestazione. (comunicato stampa centri sociali, associazione e comitati ambientali)