Doveva essere un complotto per gettare tanto fango sulla limpida persona di Ilaria Bovenzi, presidente del Consiglio comunale di Pignataro Maggiore e dirigente provinciale del Partito Democratico a Caserta, e invece si è trasformato in un boomerang per i suoi detrattori. Questo è quanto emerge dopo che Pignataro Maggiore News ha pubblicato le intercettazioni che mettono a nudo le reali intenzioni dell’ex sindaco Giorgio Magliocca e il suo tentativo di difendersi dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e di omissione in atti d’ufficio per favorire il clan Lubrano – Ligato, attaccando i suoi avversari politici.
La rappresentante del massimo organo democratico locale – che soltanto con la
Attestati di stima sono arrivati anche dal mondo dell’informazione con in testa il giornalista professionista Salvatore Minieri. Al gruppo si è unito anche il collaboratore del sito internet www.comunedipignataro.it, Angelo Martino. Lo stesso quotidiano telematico di cui è storico responsabile proprio Pietro Ricciardi, il quale – secondo quanto dicono Giorgio Magliocca e dei suoi familiari nell’intercettazione ambientale in carcere effettuata il 18 maggio 2011 – avrebbe procurato le fotografie chieste dall’ex sindaco per colpire i suoi avversari politici, tra i quali Ilaria Bovenzi. Ma Pignataro vive anche di queste contraddizioni.