Questa mattina (20 dicembre 2011) l’ex sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca – ancora agli arresti domiciliari fuori dalla regione Campania -, si è presentato davanti al Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Napoli, Eduardo De Gregorio, per il primo atto del giudizio con rito abbreviato (come richiesto dallo stesso legale dell’imputato, Mauro Iodice). L’ex primo cittadino, accompagnato dal consigliere comunale Piergiorgio Mazzuoccolo (sostituto processuale dell’avvocato Iodice), deve difendersi dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa (articolo 416 bis c.p.) e – in concorso con Gabriele Capitelli, Antimo De Angelis e Arturo Gigliofiorito – di omissione in atti d’ufficio (art. 328 c.p.) con l’aggravante di aver favorito il clan Lubrano – Ligato.
L’udienza si è aperta con la costituzione delle parti che ha riservato una prima sorpresa. Oltre a quella del Comune di Pignataro Maggiore guidato dall’attuale sindaco Raimondo Cuccaro (rappresentato dall’avvocato Pasquale Iovino), c’è stata la costituzione di parte civile anche dell’Amministrazione provinciale di Caserta tramite azione popolare guidata dal giornalista professionista Enzo Palmesano, rappresentata in aula dall’avvocato Cesare Amodio.
Il primo a prendere la parola è stato il pm della Direzione
L’udienza è stata aggiornata al prossimo 25 gennaio (2012), quando a intervenire saranno le parti civili: il Comune di Pignataro Maggiore e l’Amministrazione provinciale di Caserta, con gli avvocati Iovino e Amodio. La difesa chiuderà il rito abbreviato intervenendo nell’ultima udienza del 20 febbraio del prossimo anno. In quella sede il Gup pronuncerà la sentenza.