Resta in carcere l’ex sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, arrestato l’11 marzo 2011 con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa per collusioni con la potente e sanguinaria cosca mafiosa Lubrano-Ligato. E’ questa l’unica notizia certa che arriva dalla Corte di Cassazione. Per il resto, bisogna prendere ogni voce con le molle perché sulle testate giornalistiche locali la cronaca giudiziaria è stata data in appalto o a personaggi che stavano sul libro paga di Giorgio Magliocca o a giornalisti compiacenti legati alla famiglia Passarelli (imprenditori prestanome di Francesco Schiavone “Sandokan”).
I Passarelli a Pignataro Maggiore risultavano proprietari di uno
Sicuramente non sarà sfuggita ai valorosi magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli che testate giornalistiche anche importanti hanno dato in appalto a personaggi legati alla famiglia Passarelli le notizie di cronaca giudiziaria relative all’arresto di Giorgio Magliocca, con il risultato che – mentre l’ex sindaco resta in carcere pure dopo la decisione della Corte di Cassazione – sulla stampa si conduce una campagna tesa a delegittimare l’ottimo lavoro della DDA e a intimidire i testimoni di una complessa inchiesta per concorso esterno in associazione mafiosa.
Naturalmente, nemmeno i sedicenti giornalisti anti-camorra delle suddette testate hanno niente da ridire sull’appalto della cronaca giudiziaria pro-Magliocca agli amici della famiglia Passarelli. E’ il “modello Caserta”. (comitato anticamorra)