Processo “Bucciaglia”, Magliocca in “fuga”. Con i test che disertano l’aula e il giudice che è pronto ad arrivare alle conclusioni nella prossima udienza, l’ex sindaco preferisce rinunciare al diritto di farsi interrogare.

Dopo il rinvio di giugno, le parti sono tornate in aula questa mattina per una nuova udienza del processo ribattezzato “Bucciaglia” (dal nome del dipendente comunale che si diede fuoco e che morì il 5 febbraio del 2008) e che vede l’ex sindaco Giorgio Magliocca imputato per falso, corruzione e voto di scambio. Davanti alla seconda sezione penale collegio C del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, era presente il pm di udienza, la dottoressa Giorgia Del Ponte (lo stesso sostituto procuratore che sta indagando sugli ultimi due concorsi per applicato amministrativo e vigile urbano al Comune di Pignataro Maggiore), e per la difesa l’avvocato Mauro Iodice (subentrato da qualche settimana all’avvocato Filippo Trofino).

Davanti alla Corte avrebbero dovuto sfilare i test della difesa, giuseppe bucciaglia,giorgio magliocca,lorenzo scialla,giorgio russo,luciano costanzo,giorgia del ponte,mauro iodice,filippo trofinoLorenzo Scialla e Giorgio Russo, ma nessuno dei due si è presentato – soltanto il secondo ha inviato una giustifica in cancelleria. L’avvocato Iodice ha preannunciato la possibilità di rinunciare ai due testimoni e ha comunicato che il suo assistito non si farà sentire. In virtù della rinuncia di Magliocca – ancora in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa – a tale diritto, il giudice ha chiesto di acquisire i verbali di interrogatorio prodotti in fase di indagine – compreso quello del confronto tra il delfino di Landolfi e Bucciaglia -, ricevendo l’assenso delle parti. La difesa, tuttavia, ha chiesto di escludere dagli atti del procedimento le dichiarazioni dell’avvocato Luciano Costanzo. Quest’ultimo è il legale che presentò, per conto di Magliocca, il ricorso al Tar per permettere a Bucciaglia di restare nell’abitazione dell’Iacp.

Secondo Iodice, avendo Costanzo presentato il ricorso sottoscritto con due firme false (quelle del dipendente comunale e quella dell’avvocato Romano), le sue dichiarazioni non sarebbero utilizzabili e la circostanza lo renderebbe indagabile. Diversamente, il pm Del Ponte si è opposto alla richiesta, sostenendo che nel corso del dibattimento non è emersa la consapevolezza da parte dell’avvocato Costanzo che quelle firme fossero false. Secondo l’accusa, infatti, Magliocca avrebbe portato al legale la documentazione già sottoscritta con le due firme contraffatte.  

L’ex fascia tricolore avrebbe intascato cinquemila euro e avrebbe barattato il voto in due tornate elettorali (quella delle Provinciali del 2005 e delle politiche del 2006), secondo quanto sostenuto anche dallo stesso Bucciaglia, proprio per presentare il falso ricorso e per permettere la permanenza in uno degli alloggi dell’Iacp del dipendente comunale. Fino a questo momento, per smontare le tesi accusatorie, la difesa ha portato vari test: l’ex vicepresidente del consiglio comunale, Francesco D’Alonzo, l’ex consigliere comunale Giorgio De Lucia; l’ex amministratore della Pignataro Patrimonio srl e redattore del sito www.comunedipignataro.it, Pietro Ricciardi; il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, Girolamo Parente; l’ex vicecomandante dei vigili urbani, Carlo Del Vecchio.

La prossima udienza è stata fissata per il prossimo 4 di novembre e prima di allora la difesa dovrà comunicare la rinuncia o meno ai due testimoni rimasti (come aveva già preannunciato di voler fare il suo collega Trofino). In ogni caso, in quella sede, si dovrebbe arrivare alle conclusioni e alle richieste finali dell’accusa.

Processo “Bucciaglia”, Magliocca in “fuga”. Con i test che disertano l’aula e il giudice che è pronto ad arrivare alle conclusioni nella prossima udienza, l’ex sindaco preferisce rinunciare al diritto di farsi interrogare.ultima modifica: 2011-09-23T16:51:00+02:00da davidema2
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