La partita aperta tra il consorzio di cooperative Icaro e il Comune di Pignataro Maggiore continua a tenere in apprensione l’Amministrazione comunale e le già disastrate casse di Palazzo Scorpio. Questa volta i grattacapi arrivano dalla questione riguardante l’ex carcere mandamentale. Il Consorzio dovrebbe corrispondere all’Ente di via Municipio quasi centomila euro e non ha alcuna intenzione di farlo, anzi, ha preferito trascinarlo in Tribunale.
Nel febbraio del 2008, la società all’epoca presieduta da Gabriele
Questione chiusa? Nemmeno per sogno. La società, dopo aver effettuato un solo pagamento da 10.200 euro, ha preferito non “onorare” i debiti costringendo il Comune – con una nota del 21 febbraio 2011 – a chiedere il pagamento dei 97.756,77 euro dovuti. Per tutta risposta Capitelli ha citato in giudizio il Comune, affidandosi all’avvocato Umberto Gentile. Il consorzio ritiene che i 97mila euro non dovrebbero essere pagati, poiché sarebbe erronea l’applicazione delle penali. Inoltre, ha chiesto la condanna del Comune al risarcimento dei danni per mancato guadagno – nel periodo che va dal primo trimestre del 2007 al primo trimestre 2008 – e i danni d’immagine; o, in subordine, il riconoscimento della riduzione della penale.
La Giunta comunale, che in un primo momento aveva nominato
La prima udienza è stata fissata per il prossimo 6 di ottobre al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nel corso della quale il Comune si farà rappresentare dall’avvocato Antonio De Rosa. L’ex componente del Nucleo di Valutazione (nominato dalla passata Amministrazione di centrodestra guidata dall’ex sindaco Giorgio Magliocca, insieme con il direttore generale della Provincia di Caserta, Raffaele Picaro, Giorgio D’Auria e Pasquale De Lucia) ed ex militante dello Sdi, ha ricevuto pieno mandato e potrà chiedere a sua volta un risarcimento per i danni cagionati da Icaro all’Ente.