La campagna referendaria che si è appena conclusa, con l’intervento di giovedì del dottor Antonio Marfella a Pastorano, nel corso della bella manifestazione organizzata dall’ex sindaco Arcangelo Cuccaro, ha riservato una piacevole sorpresa all’Agro Caleno. Il professore partenopeo, che sta dedicando la sua vita professionale e privata alla prevenzione delle gravi patologie oncologiche attraverso la ricerca scientifica e le battaglie ambientali, ha dato una grandissima mano alle popolazioni locali nelle proteste contro l’allestimento di una discarica in località Torre dell’Ortello e contro la centrale a biomasse (difendendo questo territorio perfino nella nota trasmissione “Porta a Porta”, condotta da Bruno Vespa).
Nonostante la profonda riconoscenza che la comunità dovrebbe
Nonostante il gesto di palese irriconoscenza, però, Marfella continua a interessarsi all’Agro Caleno, come ha dimostrato in più occasioni. Anche nell’assemblea di giovedì, con molto coraggio, ha accostato l’attività di logistica di qualche grande imprenditore della zona (attualmente con qualche grana giudiziaria che l’ha costretto a misure restrittive) con il traffico di rifiuti che da anni sta martirizzando il territorio. L’amministrazione comunale, in un solo colpo, avrebbe potuto ringraziare Marfella ed esprimere una posizione unica e coerente con il proprio programma elettorale sui referendum. Invece, ha perso l’occasione. Purtroppo qualcuno non ha saputo interpretare al meglio il proprio ruolo di rappresentante politico della maggioranza, qualcun altro non si è sentito abbastanza cattolico per seguire le indicazioni del suo gruppo di appartenenza e addirittura del papa, qualcun altro ancora non si è sentito abbastanza italiano per cogliere l’invito espresso dallo stesso Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.