PIGNATARO MAGGIORE – Un aggiornamento in merito alla vicenda di cui ci siamo occupati su “Pignataro Maggiore News” in data 3 luglio 2016, con il titolo: ““VIVA LA ZUPPA COL MAGLIOCCODORO”: APPENA INSEDIATOSI SULLA BEN RETRIBUITA POLTRONA DI LIQUIDATORE DELLA “PIGNATARO PATRIMONIO SRL”, PIETRO RICCIARDI È ANDATO PURE LUI ALLA CORTE DI FRANCESCO PASSARO E DELLA FAMIGLIA SORBO – PUBBLICHIAMO L’ORDINANZA DEL SINDACO GIORGIO MAGLIOCCA CON LA CLAMOROSA NOTIZIA RELATIVA A “GE.S.I.A. SPA”.
Il fatto nuovo – che adesso raccontiamo ai nostri pochi ma affezionati lettori – è rappresentato dalle grandi risate che i buontemponi della piazza si stanno facendo a seguito della precipitosa retromarcia del sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, e del liquidatore del carrozzone clientelare mangiasoldi per la raccolta dei rifiuti “Pignataro patrimonio srl in liquidazione”, Pietro Ricciardi. Pubblichiamo a corredo di questo articolo una ulteriore ordinanza del sindaco Giorgio Magliocca, la numero 91 del registro generale, oggetto: “SCARICO STRAORDINARIO E D’URGENZA DELLA FRAZIONE UMIDA PROVENIENTE DALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI DI QUESTO COMUNE PRESSO L’IMPIANTO ECOLOGIA ITALIANA S.R.L”, con la quale l’Amministrazione comunale pignatarese ha messo fine al rapporto con “Ge.s.i.a. Spa” della famiglia Sorbo. I buontemponi locali ovviamente non si sono fatti sfuggire l’occasione per sottolineare che nella tombola la paura fa sicuramente 90, ma per quanto riguarda il grande affare della monnezza – con riferimento al numero dell’appena citata ordinanza – può fare anche 91.
Ma perché i buontemponi parlano di paura e alludono alla precipitosa fuga di cui Giorgio Magliocca e Pietro Ricciardi si sarebbero resi comicamente protagonisti? Per dare una spiegazione bisogna fare attenzione alle date. La suddetta ordinanza numero 91 del sindaco di Pignataro Maggiore, infatti, è del 15 settembre 2016, appena due giorni dopo il fatidico 13 settembre 2016; data, quest’ultima, del comunicato stampa con cui la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere aveva annunciato l’arresto di una serie di soggetti tra i quali Luciano Sorbo detto “Luca” (custodia cautelare in carcere, poi ai domiciliari), padrone – guarda caso – di “Ge.s.i.a. Spa”. Fino all’arresto di Luciano Sorbo, Magliocca e Ricciardi avevano fatto finta di nulla sul “caso Ge.s.i.a. Spa”; poi – alla notizia delle manette – si sono convinti che la frazione organica della raccolta differenziata poteva essere conferita pure altrove, non necessariamente all’impianto di Pastorano della famiglia Sorbo. Quando si dice che la paura fa 90, può fare – si veda l’ordinanza magliocchiana – anche 91 e, secondo i buontemponi pignataresi, per Magliocca e Ricciardi deve essere arrivata addirittura a 99.
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Rosa Parchi