PIGNATARO MAGGIORE – Strane cose in materia di Puc (Piano urbanistico comunale, ex piano regolatore) succedono a Pignataro Maggiore, fino al punto che l’ex sindaco Raimondo Cuccaro presenti un’istanza all’Amministrazione cittadina e l’attuale sindaco Giorgio Magliocca e i suoi assessori gli diano ragione addirittura annullando “in autotutela” una propria deliberazione di Giunta. Ma Raimondo Cuccaro (ribattezzato Puc-caro a seguito della passione dimostrata per il Piano urbanistico comunale) e Giorgio Magliocca non erano nemici giurati? O c’è qualche aspetto nel Puc che è riuscito a metterli d’accordo? Raccontiamo ai nostri pochi ma affezionati lettori tutta la storia, in modo che da soli possano farsi un’idea.
Come si ricorderà, durante la campagna elettorale per le amministrative del 5 giugno 2016, Giorgio Magliocca sparò a zero sul Puc adottato da Raimondo Cuccaro e dal campione planetario di salto della quaglia Gaetano Fucile con deliberazione di Giunta comunale numero 29 del 1° aprile 2016. Successivamente, con Giorgio Magliocca ritornato trionfalmente a Palazzo Scorpio, la nuova Amministrazione comunale – con deliberazione di Giunta numero 74 del 21 giugno 2016 – aveva deciso di prorogare di trenta giorni i termini per le osservazioni al Puc. Ma in data 7 luglio 2016 ecco il colpo di scena: la Giunta comunale magliocchiana, con deliberazione numero 86, ha deciso di “annullare in autotutela” la suddetta propria deliberazione numero 74 del 21 giugno 2016 aderendo a una richiesta in tal senso – udite, udite – “del sig. Raimondo Cuccaro, in qualità di cittadino”.
Leggendo le tre citate deliberazioni di Giunta comunale (la cuccariana numero 29 e le magliocchiane numeri 74 e 86) i nostri affezionati utenti potranno approfondire la complessa questione, ben al di là delle nostre poche competenze in materia (siamo semplici giornalisti, non scienziati della Pubblica Amministrazione e del Puc). A noi sembra, però, che tra Giorgio Magliocca e Raimondo Cuccaro sia nell’occasione scoppiata la pace. I latini potrebbero dire: “Pax Pucchiosa” tra magliocchismo e cuccarismo.
Rosa Parchi